Correva l’anno 1877 ... a Vicenza era sindaco Bortolo Clementi e monsignor Giovanni Antonio Farina occupava il seggio vescovile.
Un industriale innovativo e illuminato, Alessandro Rossi, proponeva al Consiglio provinciale di Vicenza la fondazione di una scuola industriale per “formare tecnici preparati, padroni del mestiere ed educati all’etica del lavoro” ( G. Pellizzari,1878-1978 : Centenario dell'Istituto tecnico industriale Alessandro Rossi,Vicenza) e contribuiva alla realizzazione di tale istituto con la cospicua somma di L. 50.000 da riproporsi nei sei anni di prova.
Il primo novembre del 1878 la scuola veniva aperta nei locali dell’ex convento di Santa Corona dove sarebbe rimasta fino al 1961 quando fu trasferita nello spazio appositamente creato in via Legione Galieno. Nello svolgimento della propria attività e nella realizzazione dei compiti prefissati l’istituto iniziava a produrre una serie di carte come ad esempio: iscrizioni e prove d’esame di allievi, corrispondenza con enti, gestione delle officine e dei laboratori.
Col passare del tempo e con l’ampliarsi delle funzioni queste carte sono cresciute e aumentate dando forma a quell’insieme che viene chiamato l’archivio dell’ente. Un luogo, un deposito di memorie dove ognuno può attingere e cercare una propria storia. Ma prima è necessario e indispensabile avere le “chiavi” per accedervi.
La generosità dell’Associazione ex Allievi ITIS Rossi, la disponibilità di alcuni iscritti dell’Associazione Recupero e Salvaguardia degli Archivi Storici e il contributo scientifico di due professioniste hanno reso possibile la fruizione di tutta la documentazione.
Gianni Baldini, Rinaldo Loris Bressan e Giorgio Mariga coordinati dalle archiviste ... hanno lavorato per due anni mettendo a disposizione di tutti uno strumento che la disciplina archivistica definisce inventario.
Il lavoro è stato arricchito dalle riproduzioni degli schedini di tutti gli allievi che dal 1878 al 1979 hanno attraversato le aule e i laboratori della scuola.