IL GIORNALE DI VICENZA
Sabato 4 Febbraio 2012
20 Cronaca
L'Archivio della Diocesi.
Ha riaperto i battenti dopo il trasloco
Due chilometri di carte antiche diventano digitali
I documenti dall'Undicesimo Secolo di Curia e parrocchie vicentine sono al sicuro in stanze super protette e consultabili nella nuova sala lettura.
Uno dei tanti scaffali dove sono conservate pergamene dall'undicesimo secolo fino al 1929.
COLORFOTO
Cristina Giacomuzzo
"Adi 2 febraro 1578 Zamaria fiolo de Andrea et Iseppa iugali fu batizato per me ...''.
Non è stato neppure scritto il cognome in quella pagina ingiallita del quadernino di pergamena che arriva dalla storia della parrocchia di Altavilla. Tanto all'epoca ci si conosceva tutti. E oggi, quel nome, in quella pagina, è ancora lì, ben visibile e al sicuro - insieme ad un altro milione di altre foto digitali di pagine come questa - nel pc nella sala lettura dell'Archivio diocesano di piazza Duomo.
TRASLOCO. Spiega il direttore Antonio Marangoni: «Dopo essere stati ospitati per circa dieci anni (dal 2002) nel seminario di Borgo Santa Lucia, il grande patrimonio documentale della Diocesi trova ora finalmente una sede appropriata, in piazza Duomo». Qui nell'edificio conosciuto come la Casa della dottrina cristiana (la porta accanto al Criptoportico) sono stati trasferiti i due chilometri di documenti che risalgono dall'Unidicesimo secolo e che riguardano tutti gli atti della Curia (proprietà terriere, concessione dei feudi alle famiglie nobiliari, scomuniche, processi), le investiture dei vescovi, le ordinazioni dei preti e le nomine dei parroci. Non solo. Anche gli atti più antichi che riguardano nascite, morti e i matrimoni di tutte le parrocchie del Vicentino fino al 1929.
OPERE. «Al piano terra - mostra Marangoni - abbiamo aperto una sala di consultazione e lettura. Al primo piano, invece, abbiamo eseguito dei lavori di adeguamento per ospitare gli archivi creando maxistanze dove sono ordinatamente custoditi i tesori della storia vicentina. Queste - spiega il direttore - sono super controllate dal punto di vista dell' umidità e della temperatura. Poi è stato installato un impianto che, in caso di incendio, permette di spegnere le fiamme senza rovinare le pergamene».
TESORO. E veniamo a questo tesoro. Ci sono voluti quasi dieci anni per ordinare il patrimonio. Ancora l'opera non è completa. In un paio di anni, grazie anche a fondi messi a disposizione dalla Regione, si dovrebbe completare l'impresa. E per quella data, si augura Marangoni, dovrebbe essere completato il secondo lotto di lavori, che consentirà di avere a disposizione l'ultimo piano dell'edificio. «Qui oggi ci sono le aule per il catechismo che sono destinate ad essere trasferite in un vero e proprio polo. Al loro posto una più ampia sala lettura e consultazione, accessibile attraverso un ascensore che oggi non c'è». E intanto, grazie al lavoro dell'associazione no profit A.R.S.A.S., oltre diecimila volumi sono stati digitalizzati.
E ora sono consultabili, insieme agli originali, ogni mercoledì dalle 15 alle 18 e venerdì dalle 9 alle 12.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Un ponte sulla storia
1-Il direttore dell'Archivio Storico della Diocesi, Antonio Marangoni mostra un documento prezioso
2-La saletta per la consultazione è aperta a tutti. Un assistente porterà il documento richiesto
3-Alcuni degli atti della Curia e non solo ancora da archiviare. Ci vorranno altri due anni di lavoro.
Le cifre
2
I CHILOMETRI DI DOCUMENTI IN ARCHIVIO
E' notevole la mole di atti, documenti e pergamene che raccontano la storia della Diocesi ora in piazza Duomo.
1
MILIONE DI FOTO DI PAGINE DI STORIA
Tante sono le foto scattate a oltre 10 mila libri dell'Archivio che l'associazione A.R.S.A.S. ha salvato in formato digitale
La formazione
Ecco come diventare archivisti parrocchiali
Non ci si improvvisa archivisti. Neppure quando lo si fa per spirito di servizio in parrocchia. «Ci sono schedari che sono ben tenuti - spiega il direttore dell'Archivio diocesano Antonio Marangoni - Altri dove documenti e atti sono stati dimenticati in luoghi impropri tra lo sporco e la polvere. Ecco che allora Marangoni e Rinaldo Bressan presidente dell’associazione A.R.S.A.S. (per il recupero e la salvaguardia degli archivi storici) ogni settimana fanno tappa in una delle 354 parrocchie della diocesi. E puliscono, ordinano, classificano. Il materiale più prezioso, quello più antico, viene trasferito nell'archivio del Duomo. «Fino ad ora abbiamo etichettato e registrato materiale in 288 parrocchie». Ma il lavoro non finisce qui. Chi gestisce poi quel patrimonio? Come si aiuta chi bussa per ricostruire il proprio albero genealogico, per esempio? «Abbiamo organizzato fino ad oggi 4 corsi per operatori parrocchiali formando oltre 200 persone - dice il direttore -. A loro diamo informazioni base su cos'è un archivio e delle nozioni per imparare a ordinare, passando dalla teoria alla pratica. Non solo. Sono stati organizzati e con successo incontri con esperti per insegnare i rudimenti per leggere quei documenti scritti in una lingua sbiadita dal tempo.